sabato 28 febbraio 2009

Francesco Guccini - La Locomotiva

Fu bella quella serata in inverno...

Dopo tanti anni è stato bello risentire Guccini in concerto e ritovarlo sempre uguale a se stesso: comizio, scherzi con pubblico e musicisti della band. Fra le tante battute che fa c'è n'è sempre qualcuna che mi fa proprio ridere. Questa volta è stato quando, mentre lui parlava, il chitarrista si è messo a fare scale alla chitarra e lui si è girato e gli ha detto: Biondini! Ti eserciti a casa tua! Ha cantato tutte le canzoni che mi piacciono di più, ma ancora una volta è stato il finale a trascinarmi, quando diecimila persone si alzano in piedi e con il pugno alzato cantano a squarciagola la locomotiva lanciata a bomba contro l'ingiustizia.

venerdì 20 febbraio 2009

Arisa - Sincerità

Lei mi è piaciuta un sacco! Troppo toga!

Questi simpaticoni della Rai hanno fatto reclamo perciò i video pubblicati su youtube non si possono più vedere. Dunque non si può più vedere neanche il video qui sopra. Nel post successivo vi ho messo comunque i link dove potrete vedere le performance e le interviste di Arisa.

giovedì 19 febbraio 2009

Nanni Moretti a Piazza Navona (2002)...o dell'ottimismo

Lo sapevamo fin d'allora. Veltroni cita Foa: pessimista per il passato, ottimista per il futuro. Io lo sono, ottimista. Si è aperto un vuoto, qualcuno lo occuperà. Come quando il vuoto di leadership nel centrosinistra fece venir fuori la candidatura a sorpresa di Romano Prodi. L'uomo più antitelevisivo e antipolitico (politico con la p minuscola, intendo) del mondo ma anche, a mio parere, l'ultimo statista che ha avuto questo Paese (diteglielo a Giannini, chissà che non scriva un altro libro più appropriato al titolo del suo ultimo). Il cui unico grande errore è stato nel suo secondo governo cercare di dare una poltrona a tutti, Mastella compreso; ma che nel suo primo governo, nel '96, aveva ben due futuri Presidenti della Repubblica: Ciampi e Napolitano. Bei tempi! Durati poco, purtroppo. C'è da augurarsi che da questa nuova crisi nasca nel centrosinistra un "uomo nuovo", un candidato/a inaspettato/a, un "Obama" (perché no? è così assurdo immaginarlo?). Soprattutto speriamo che scompaiano definitivamente dalla scena politica i piccoli leaders, vincenti a parole e perdenti nei fatti, cui Moretti si riferiva nel suo famoso discorso del 2002. Senza fare nomi...D'Alema e Rutelli...con tutti i loro "figli", naturalmente.

http://www.repubblica.it/online/politica/comme/perdenti/perdenti.html

martedì 17 febbraio 2009

Analisi semiseria

Mentre accetto serenamente la sconfitta, meditando di cambiare residenza e, visto che ci sono, anche nazionalità, mi sovviene un'analisi semiseria della situazione.
Dunque: Berlusconi vince sempre. L'unico che due volte l'ha incontrato e due volte lo ha battuto è Prodi. Infatti lo hanno fatto fuori i suoi stessi alleati. Un po' com'è successo a Soru. Solo che Soru ha perso. Veltroni si è dimesso. Ce ne faremo una ragione... cioè, volevo dire, ce ne faremmo una ragione se ci fosse qualcun'altro. Io avrei votato Rosy Bindi alle primarie, ma, siamo seri, voi ce la vedete a fare il Presidente del Consiglio?
Renzi vince a Firenze. Giovane, straffottente il giusto, battuta pronta, televisivo. A sinistra lo odiano tutti. Infatti vince. Come Berlusconi.

Domanda: perché?

Chissà perché mi viene in mente Calvino. Italo. Sei promemoria per il nuovo millennio, ovvero le Lezioni Americane. Cos'è che Calvino metteva nella valigia del Duemila? Leggerezza, Rapidità, Visibilità... Fermiamoci qui.
Veltroni si è dimesso. Che si fa? Eh, beh...ora...beh, ci si riunisce...sì...si riunisce la Direzione...beh, prima si chiede a lui di restare...ma lui non resta...allora beh, si prende atto...lo si ringrazia...poi...un altro leader? NOO!...beh, un attimo, siamo mica come quelli!...ci si riunisce...sì , beh, si riunisce la Direzione...bisogna vedere...un candidato-ponte, certo...cioè un traghettatore...un Caron...cioè, che dico!, un...sì, insomma, uno...UNO...Uno che ci porta alle elezioni europee e poi, a giugno, dopo le elezioni...un altro leader? sì, beh, per carità, ne abbiamo, leaders non ci mancano: Rutelli, D'Alema...sì, beh, ma non subito!...prima ci si riunisce, si riunisce la Direzione, si discute, democraticamente, anche a lungo, com'è giusto che sia...si confrontano le opinioni...poi, certo, si dà la parola al popolo...no, non quel popolo delle libertà loro, il NOSTRO popolo!...sì, le Primarie!...beh, non subito, no...prima bisogna che la Direzione, visto anche il risultato delle europee, valuti, discuta, poi, democraticamente, decida...e solo allora, ALLORASì, allora sì! Le primarie! E ci si confronta, si confrontano le varie posizioni, le varie sensibilità politiche, democraticamente...

Ecco, democraticamente. La Democrazia. L'hanno fatta diventare Pesantezza, Lentezza, Invisibilità.

Meglio uno che viene e in quattro e quattr'otto decide. Cosa? CHISSENEFREGA! Purchè decida! IN FRETTA!!

Vogliamo i decreti!! Vogliamo il televoto!!: rapido, leggero, visibile...altro che Partito, altro che Democrazia!

[Italo, non me ne volere!]

P. S. L'avvocato Mills è stato condannato a 4 anni e sei mesi per aver ricevuto seicentomila dollari come compenso per aver testimoniato il falso in due processi a favore di Berlusconi. I soldi li ha ricevuti dalla Fininvest. Lui, corrotto, è stato condannato. Il corruttore? Non si sa chi è. O meglio, non si può dire perché la sua posizione è stata stralciata in base al lodo Alfano. Però, chi glielo dice a Mills che deve pagare 250 mila euro alla Presidenza del Consiglio che si è costituita parte civile?

giovedì 12 febbraio 2009

Saviano su Englaro

Ho letto con interesse questo articolo di Roberto Saviano. Condivido soprattutto le parole sulla Chiesa, che ricalcano un po' quello che ho scritto nel precedente post su una spaccatura fra la Chiesa della carità e quella dei palazzi vaticani (per altro sempre esistita).
[Ringrazio koalyx per la segnalazione]

http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/cronaca/eluana-englaro-5/saviano-scuse-beppino/saviano-scuse-beppino.html

mercoledì 11 febbraio 2009

L'Avvenire...della Chiesa

Ho appreso oggi, leggendo La Repubblica dell'epiteto con cui il quotidiano dei vescovi italiani ha bollato il signor Englaro: boia. Mi ferisce solo scriverlo. Mi disturba. Infatti non lo volevo scrivere. Poi, ancora una volta la mia rabbia ha lasciato il posto alla serenità quando mi sono ricordato di Mt 7, 1-2 e Lc 6, 37-38, ma anche di Gv 8, 15. Che bello, quasi ringrazio l'Avvenire perché mi ha riportato alla pienezza delle parole evangeliche, per contrasto con la pochezza delle proprie!

In più mi sono venute in mente le parole dette da un monaco che ho conosciuto qualche anno fa. Forse l'ho già scritto sul blog, non ricordo. Disse che Dio è eterno, non la Chiesa; che non è detto che la Chiesa sopravviva, o che il suo centro debba sempre rimanere Roma...! All'epoca mi sembrava un pazzo. Vista però la spaccatura sempre più evidente nel mondo cattolico, dove, tanto per fare un esempio, le distanze tra l'attuale Famiglia Cristiana e L'Avvenire sono abissali, mi chiedo se questo processo di dissolvimento non sia già in atto e se la chiusura della gerarchia non sia destinata ad accelerarlo.

L'articolo di Repubblica è il seguente. Lo posto perchè molto interessante:

http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/cronaca/eluana-englaro-4/intervista-zagrebelsky/intervista-zagrebelsky.html?ref=search

lunedì 9 febbraio 2009

Preghiera... in febbraio

Dio di misericordia
il tuo bel Paradiso
lo hai fatto soprattutto
per chi non ha sorriso
per quelli che han vissuto
con la coscienza pura [...]

[...]
Ascolta la sua voce
che ormai canta nel vento
Dio di misericordia
vedrai, sarai contento.

(F. De André, Preghiera in gennaio)

Non è gennaio, non è un siucidio. Tantomeno un omicidio, per quel che mi riguarda. Tanti cattolici hanno in queste settimane manifestato la loro fede nel miracolo e ad essa si sono affidati. Io sono tra quelli che credono nella misericordia di Dio e mi chiedo se non sia un controsenso aver tanta paura di affidarsi ad essa.

domenica 8 febbraio 2009

Leggendo Edith Stein...

Leggendo Edith Stein, trovo una definizione di famiglia, popolo e società che mi convince e che trovo molto utile per la lezione di lunedì, propedeutica alla Costituzione italiana. Per non dilungarmi e sperando di non banalizzare, o peggio travisare, mi pare di aver capito che per la Stein il concetto di famiglia implica un legame di sangue (oltre che affettivo, evidentemente) che non è più sufficiente per individuare un popolo, che invece necessita di un'unità culturale e della condivisione di valori che ne fanno una "comunità spirituale". Dunque, la lingua, la religione, ecc. Ora, mentre la famiglia e il popolo (e il popolo che ha "coscienza del proprio modo di essere", cioè la nazione) sono realtà concrete, la società che si viene a creare con la formazione di uno Stato è una realtà artificiale, in quanto la società per esistere ha bisogno della instaurazione preventiva e formale dei principi che regolano le relazioni tra gli individui (vedi Vincent Aucante, Lo statuto paradossale della filiazione, in Edith Stein: popolo eletto, razza, nazione, in Edith Stein e il Nazismo, Roma, Città Nuova Editrice, 2005, pp. 83-99). In altre parole, potremmo dire che perché un popolo che ha consapevolezza di sè, cioè una nazione, si costituisca in società, c'è bisogno che si dia dei principi condivisi, cioè a dire una costituzione. La cosa interessante è che questa concezione della società statuale come creazione artificiale per la convivenza comune implica il rifiuto che lo Stato si identifichi con un solo popolo! Si pensi agli Stati Uniti d'America e si avrà chiaro come quella società sia il frutto dall'unione di tanti popoli con legami di sangue e tradizioni anche molto distanti tra loro, eppure uniti da principi comuni, sanciti dalla Dichiarazione d'indipendenza e poi dalla Costituzione americana. Principi sui quali non a caso ha fatto leva il neopresidente Barack Obama per saldare la coesione della società americana in un momento di crisi economica e sociale, tale per cui solo una rinnovata coesione e unità d'intenti può consentire di trovare una via d'uscita.

Alla luce di tutto ciò che rammarico, che tristezza, che avvilimento mi assale nel sentire il Presidente del Consiglio italiano che definisce la nostra Costituzione "filosovietica"!

Che grave errore politico e che grave danno le sue parole possono generare! Laddove la Costituzione ci tiene uniti in un'unica società, lui la usa per creare divisione! Che uso perverso! E che pericolo nel manifestare insofferenza per quei principi che sono le fondamenta della nostra casa, e che lui vuole invece abbattare a colpi di decreti!

Non mi piacciono certi paragoni, né il grido "al regime! al regime!" che spesso si sente levare da parte dell'opposto schieramento politico. Ma come non pensare ai regimi dittatoriali che sono potuti sorgere tutte le volte che nella storia recente delle costituzioni ne sono stati attaccati o sviliti i principi fondamentali? Il Fascismo non si è forse affermato svuotando di fatto i contenuti dello Statuto Albertino? Non lo ha fatto un pezzo alla volta a colpi di decreti e di leggi (le leggi "fascistissime")?

Attaccare la Costituzione, delegittimarla, significa indebolire il collante che tiene unita la nostra società! Farlo in questo momento di crisi internazionale è un suicidio. Che a farlo sia una delle massime istituzioni dello Stato, rende questo attacco di proporzioni devastanti. Non ne verrà nulla di buono. Finirà con alimentare l'odio e l'odio rafforza le divisioni di parte fino a farle entrare in conflitto.

Giusto ieri per le strade di Firenze si è svolta una manifestazione. Uno sparuto (per fortuna, ma per quanto?) gruppo di persone gridava: "la storia ce l'ha insegnato: uccidere un fascista non è sbagliato". È incredibile che nel 2009 si debbano risentire certi cori che appartengono a un tempo che dovrebbe essere passato. Anziché andare avanti stiamo pericolosamente tornando indietro. Contrariamente a quello slogan, la storia sembra non averci insegnato nulla. Abbiamo già dimenticato cosa significa una guerra civile, sulle cui ceneri appunto è stata scritta la nostra Costituzione repubblicana.

Per questo, tutti i cittadini di buona volontà, che vogliono scongiurare il pericolo di un ritorno al passato, che vogliono imparare dalla storia, devono invece aggrapparsi ai principi della Costituzione, come fecero i nostri padri costituenti, e come in questi stessi giorni sta facendo la società americana.

giovedì 5 febbraio 2009

Barzelletta: Annunci letti sulle bacheche

- Giovedì alle 5 del pomeriggio ci sarà un raduno del Gruppo Mamme. Tutte coloro che vogliono entrare a far parte delle Mamme sono pregate di rivolgersi al parroco nel suo ufficio.

- Martedì sera, cena a base di fagioli nel salone parrocchiale. Seguirà concerto.

- Venerdì sera alle 7 i bambini dell`oratorio presenteranno l``Amleto` di Shakespeare nel salone della chiesa. La comunità è invitata a prendere parte a questa tragedia.

- Care signore, non dimenticate la vendita di beneficenza! È un buon modo per liberarvi di quelle cose inutili che vi ingombrano la casa. Portate i vostri mariti.

- Tema della catechesi di oggi: `Gesù cammina sulle acque`. Catechesi di domani: `In cerca di Gesù`.

- Il coro degli ultrasessantenni verrà sciolto per tutta l`estate, con ringraziamenti di tutta la parrocchia.

- Il torneo di basket delle parrocchie prosegue con la partita di mercoledì sera: venite a fare il tifo per noi mentre cercheremo di sconfiggere il Cristo Re!

- Il costo per la partecipazione al Convegno su `preghiera e digiuno` è comprensivo dei pasti.

- Ringraziamo quanti hanno pulito il giardino della chiesa e il parroco.

(tratta da http://www.risatefacili.it/barzellette/barzelletta.asp?rand=1)

Crocifisso in aula

Insegno in una scuola privata, cattolica. Ovviamente, in ogni aula, sopra la cattedra, c'è il crocifisso. Sfortunatamente, quando devo proiettare sulla parete un filmato, le immagini vanno a illuminare il suddetto. Le prime volte facevo i salti mortali per evitarlo, con scarso successo. Poi, un giorno, la suorPreside mi ha semplicemente detto "E leva il crocifisso! Poi lo rimetterai!" Forte del consenso del superiore, da quel momento faccio così. Ogni volta però si leva un coro di proteste degli alunni: "Noooo, il crocifisso nooo!" Io procedo ugualmente, ma avverto un sincero dispiacere per il gesto che evidentemente risulta eversivo.
Studenti devoti? Mah, sembrerebbe... peccato che quegli stessi sono stati già beccati qua e là a bestemmiare. E allora, come si spiega?
Boh, non lo so. La fede è misteriosa, gli adolescenti pure. Mettete le due cose insieme e otterrete un enorme punto interrogativo.

Elezioni in Sardegna 2

Nei tg Berlusconi ha parlato un'ora e ventinove minuti, Soru un minuto e cinquantasei secondi.

meditate, gente, meditate!

martedì 3 febbraio 2009

Satura, Xenia II, 5

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

Satura, Xenia I, 4

Avevamo studiato per l'aldilà
un fischio, un segno di riconoscimento.
Mi provo a modularlo nella speranza
che tutti siamo già morti senza saperlo.