
Una frase alla quale non avevo prestato mai attenzione, forse perché conclude un discorso, il cui centro mi sembrava fosse nelle frasi precedenti, non in quella finale.
Il passo è questo, Mt 6, 19-21:
Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.
...là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore...
Ecco l'esegesi di Mancuso:
[...] il tesoro che un uomo cerca è ciò che lo definisce, perché è in base a esso che egli interpreta e gerarchizza le persone che incontra e le esperienze che fa. Se il tesoro che cerca è il denaro, farà tutto in funzione del denaro, anche le amicizie e le frequentazioni, persino il matrimonio e l'educazione dei figli vi saranno funzionali. Se il tesoro che cerca è il potere, farà tutto in funzione del potere, persino la fede religiosa potrà essere abbracciata o dismessa a seconda dell'evenienza [...] Il tesoro che un uomo cerca con la sua vita di ogni giorno è la sua speranza, e quindi ogni uomo consiste nella sua speranza, perché "dov'è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore". [p. 131-132]
Sostengo quindi che l'uomo compie la sua vita, rendendola oggettivamente autentica e uscendo dalle trappole dell'Io, quando vive per una speranza più grande di lui, in base alla quale egli, a poco a poco, giunge a dare forma a tutto quello che fa e che dice. [...] è lecito sperare che l'ultimo orizzonte dell'essere sia non l'assurdo ma il senso, non il male ma il bene, non il nulla ma l'essere, non la morte ma la vita. [p. 134]
Il ragionamento è più articolato. Ho dovuto, per forza di cose tagliare, scegliendo le parti più significative per me. Chi vuole riempire i puntini di sospensione non ha che da comprare il libro: Vito Mancuso, La vita autentica, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2009
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