venerdì 29 ottobre 2010

La riforma della giustizia...


Tribunale di Marano, sede distaccata del Tribunale di Napoli:

Un solo cancelliere, tre giudici e tremila pendenze solo di arretrato ancora da sbrigare. Senza contare tutti i procedimenti nuovi. Tre giudici e un cancelliere che dovrebbero coprire tutto il penale che riguarda sette comuni della provincia nord di Napoli con oltre trecentomila abitanti, e dove la camorra è di casa. Un territorio che produce tutta la fattispecie di reati penali inimmaginabili, dalla lottizzazione abusiva ai reati contro l'ambiente, dallo spaccio di droga ai reati contro la persona, fino all'omicidio.
Alla sezione civile, invece, le pendenze sfiorano i dodicimila processi e basta entrare nella cancelleria per rendersi conto della situazione disastrosa in cui versa il tribunale: gli avvocati si accalcano l'uno sull'altro nel tentativo di riuscire a parlare con l'unica cancelliera che cerca in qualche modo di mandare avanti l'ufficio. [...]


Il tribunale di Marano si trova in una sede pr
ovvisoria, dentro un palazzo nato per ospitare gli uffici tecnici del Comune; la sede principale, infatti, è stata chiusa nel 2008: i custodi, i magistrati e i cancellieri che ci lavoravano, erano stati evacuati in fretta e furia perché crollavano i solai, c'erano infiltrazioni d'acqua dappertutto e i faldoni negli archivi erano stati attaccati da zecche e piattole. Ma la nuova sede è del tutto inadatta: un solo ingresso, peraltro non presidiato dalle forze dell'ordine, senza metal detector e neanche uno straccio di telecamera [...]






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