venerdì 7 marzo 2008

Patrick and me

Da molti anni ormai un poeta e intellettuale maltese, Patrick Sammut, mi onora con la sua amicizia. Lo considero uno di quegli incontri che nella vita non si fanno per caso. Ci siamo conosciuti a Firenze quando io cominciavo la mia avventura universitaria e avevo tanto bisogno di qualcuno che non mi desse ragione, avesse un punto di vista diverso dal mio e mi volesse bene. Ricordo tanti episodi divertenti della nostra vita in collegio che ci si potrebbe scrivere un libro. Tante discussioni, tante passeggiate, come quando tornammo a piedi dalla palestra del Cus, che praticamente è fuori Firenze. Ora lui è un poeta affermato e mi concede il privilegio di pubblicare sul blog una sua poesia dedicata alla madre scomparsa. La conobbi a Malta. Ho il ricordo di una donna gentile, attorniata dai suoi gatti.


QUELLO CHE MI RIMANE DI TE...


“De’ tuoi bianchi capelli, si leggeri

Alla carezza e pur sì folti, in uno scrigno
Una ciocca serbo...”
(La ciocca bianca, Ada Negri)


Quello che mi rimane di te
e` il calore materno
che mi hai forgiato
in quel momento estremo
quando ti baciavo la fronte
quando ti tenevo la mano, forte
mentre il tuo respiro si ritirava
poco a poco
come si ritirano i fiori
anche i piu` semplici
dai campi freschi di primavera.

Quello che mi rimane di te
e` l’estrema scoperta...
le dita lunghe
della tua mano cara
erano quelle di un’artista
che suonava il pianoforte
non quelle sciupate dal duro lavoro
che donavi con amore.

Quello che mi rimane di te
e` qualcosa che gioca a nascondiglio
dentro di me
ma che non posso esprimere
con penna e inchiostro
né con queste misere parole
che cadono pesanti e si seccano come foglie...
e` qualcosa d’impercettibile ma presente
che bussa spesso alla mia porta
e io, lieto, le apro ogni volta
anche se vedere non posso né toccare
ma solo godere della sua amabile presenza.

Quello che mi rimane di te
non e` una ciocca né nera né bianca
ma un cestello di beati ricordi e fotografie
e questa penna e questo inchiostro
che m’aiutano a ricordarti
a ridarti vita e respiro
anche se per pochi effimeri istanti
dopo lunghi lunghi mesi di esilio.

Quello che mi rimane di te
e` un pugno di lettere minuscole
con un significato maiuscolo
...A M O R E.

Questa e altre poesie di Patrick Sammut potete leggerle sul suo blog:
patrickjsammut.blogspot.com

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