mercoledì 2 settembre 2009

Interessante...

Interessante l'articolo di Vittorio Messori sul Corriere di oggi, in merito alla vicenda Boffo. Praticamente, sostiene che le gerarchie ecclesiastiche avrebbero dovuto, a suo tempo, estromettere dall'incarico il direttore di Avvenire, e non affidargli più ruoli di prestigio in seno alla Chiesa, perché...chiacchierato. Una questione di prudenza.
Messori cita persino Plutarco che loda Cesare quando ripudia la moglie per sospetti, magari inconsistenti ma che ne danneggiano l'immagine: "Plutarco loda Cesare che ripudiò la mo­glie sulla base di sospetti inconsistenti, di­cendo che il prestigio del Capo di Roma non tollerava ombre, pur se inventate. La sentenza di Terni è contestabile? Tutto è davvero una «patacca»? Se sarà dimostra­to, come crediamo e speriamo, tireremo un sospiro di sollievo. Ma, intanto, un uomo immagine della Chiesa italiana ha campeggiato e campeggerà a lungo sulle prime pagine, sospettato dei gusti «diversi» la cui ombra grava oggi, più che mai, sugli ambienti clericali."
Insomma, se ho capito bene, stando a Messori, basta anche il solo sospetto dell'omosessualità per bandire dalla città della Chiesa una persona, pur valida.
Mi verrebbe da dire "agghiacciante", invece dico "interessante". Se passa il punto di vista di Messori, da oggi è sufficiente spargere una voce malevola su questo o quel prelato, e magari, perché no, sul principale, per toglierselo di mezzo. Morto mediaticamente un papa se ne fa un altro!
Ma non è tanto per questo che trovo interessante la tesi di Messori. Se il prestigio di Cesare non tollera ombre, benché infondate, cosa pensa Messori delle ombre fondate che si addensano sull'attuale Cesare?
O quelle sono ombre che non contano perché non hanno che fare con l'omossessualità?
Sospetto per sospetto, io sospetto che Messori, che è addentro alle cose di chiesa, sappia non sospetti. O sappia sul conto di Boffo più di quello che dice, fingendo di sospettare.

1 commento:

mamma ha detto...

Non sono proprio d'accordo. Se si operasse come Messori suggerisce si aprirebbe la strada al "venticello" della calunnia che, usato in modo mirato, scatena uno tsunami. Si sa che l'esposto penale (e ancor più la lettera anonima)non ha alcuna ripercussione negativa su chi lo presenta, ma, con le lungaggini della giustizia, espone al sospetto e alla diffamazione, per lunghissimo tempo, chi lo riceve anche se innocente.
Un'arma del genere, usata a scopi politici, è per la democrazia un'arma nucleare.
Dietro tutta questa vicenda si può leggere anche, e spero possa essere così, che la omosessualità finalmente non è usata dalla Chiesa come una discriminante, anche se ancora non apertamente e coraggiosamente accettata, mentre è sempre un "peccato mortale" per certa destra intollerante, come anche le ultime aggressioni ai gay dimostrano