martedì 1 settembre 2009

Errata corrige

Ho scritto su questo blog che quelli del Pdl avrebbero dato dei "comunisti" a coloro che si sarebbero schierati contro lo scoop del Giornale di Feltri sul direttore dell'Avvenire, Dino Boffo.
Invece, mi ero sbagliato. È D'Avanzo che oggi, sulle colonne di Repubblica, dà a Feltri la patente dello stalinista!! Come commentatore politico faccio proprio pena, non ne azzecco una! Chiedo scusa ai lettori.
Certo però, sarà una patacca l'informativa che non è un'informativa ma una velina, cioè non una ballerina di Striscia (lo dico a favore dei miei alunni che possono leggere il blog), però il patteggiamento è vero!
Allora, quello che mi preoccupa non è che Boffo sia omosessuale, conclamato o meno. Magari lo fosse! Significherebbe che la Chiesa non discrimina gli omosessuali e gli consente anche di fare carriera! Quello che mi preoccupa è che sia un molestatore!
Allora, signor D'Avanzo, signori giornalisti italiani, scusate se mi permetto, anziché perdere tempo a insultare Feltri, a sbraitare sulla libertà di stampa (quello potete lasciarlo fare a me su questo blog) perché nessuno di voi ha pensato di alzare la cornetta, o muovere il cosiddetto e andare alla direzione dell'Avvenire e chiedere all'interessato come mai a suo tempo ha patteggiato una incriminazione per reato di molestie?
Circola voce che a molestare fosse stato un altro che ha usato il cellulare di Boffo, e che questi abbia accettato di patteggiare per coprire il reale colpevole. A parte che non sarebbe un gesto legalmente irreprensibile, perché nessuno va a chiederne conto ai diretti interessati?

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