lunedì 21 settembre 2009

La Chiesa che vorrei

Sono stato a lungo indeciso se dare risalto alla notizia di cronaca locale anche sul blog. Vorrei evitare ad Andrea altri guai. Però prevale in me il bisogno di esprimergli solidarietà e vicinanza, ma non solo...

Non so se la sua sia una battaglia, più o meno consapevole, per contribuire a riformare la Chiesa dall'interno. Se lo fosse, condividerei. Ma non è questo il punto che m'interessa. Il punto è che don Andrea incarna il modello di Chiesa che vorrei. Una madre che ha braccia per accogliere tutti. Non una madre imparziale, però. Una madre che ha le sue preferenze, che non tratta i suoi figli tutti allo stesso modo. Come si dice, fa figli e figliastri. E considera figli quelli che non la riconoscono come madre, quelli che sono fragili, che da soli non ce la fanno, che per strada sono stati assaliti dai briganti. quelli che le guerre non le fanno, le subiscono.

Andrea incarna questo tipo di Chiesa, per questo è scomodo. La Chiesa di oggi è sempre meno così. Come ho avuto modo di scrivere in questo blog recentemente, Andrea non solo sa che cos'è il sacramento del matrimonio, ma lo sa anche spiegare ai suoi fedeli in maniera mirabile e teologicamente impeccabile. Perciò il suo gesto non può creare nessuna confusione in chi lo conosce. Chi non lo conosce può invece storcere il naso per quello che legge sui giornali, ma la colpa non è di Andrea, semmai dei cacciatori di notizie scandalistiche a tutti i costi. L'esilio in cui i vescovi lo hanno relegato è meta frequentatissima, mentre le chiese fiorentine sono semivuote. Su questo dovrebbe interrogarsi mons. Bettori! Ma non c'è pericolo che lo faccia, temo.

http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2009/18-settembre-2009/prete-celebra-nozze-ma-comune-rito-civile-1601784358419.shtml

2 commenti:

mamma ha detto...

Luca 5,29-30
"Levi preparò un grande banchetto in casa sua.C'era molta gente:agenti delle tasse e altre persone sedute a tavola con loro.
I farisei e i maestri della legge mormoravano e dicevano ai discepoli di Gesù:-Perchè mangiate e bevete con quelli delle tasse e con persone di cattiva reputazione?"
La storia si ripete sempre. Gesù avvicina tutti al di fuori del tempio, siede a tavola con tutti, ma, in ogni tempo c'è chi crede di poter giudicare gli altri e poterli escludere dalla tavola del banchetto

Patrick Sammut ha detto...

Caro Marcello,
Ho trovato il tempo per leggere alcune parti di quello che hai scritto nel tuo blog questi ultimi giorni. Il tuo e' sempre un modo di ragionare molto maturo e riflettivo.
Auguri per la nuva stagione.
Patrick