domenica 17 febbraio 2008

Ricordati di santificare le feste

Il buon Carlo Magno, da quasi analfabeta che era, aveva capito il valore della cultura. Essendosi accorto che le invasioni barbariche avevano provocato un regresso culturale, in particolare in seno al clero, che spesso non era più in grado di capire o addirittura di leggere i testi sacri, scritti in latino, aveva disposto che presso ogni monastero o vescovado sorgesse una scuola, per fornire l'istruzione necessaria ai futuri monaci e sacerdoti.

Col tempo i riusultati ci furono (d'altronde, quando Carlo Magno si metteva in testa una cosa...). Nel corso dei secoli nacquero nuovi ordini religiosi, che presto acquisirono la fama di essere molto dotti. Per esempio l'ordine maggiore dei domenicani aveva progressivamente scelto di concentrarsi sullo studio, lasciando alla corrente minore degli "osservanti" il compito di seguire alla lettera la regola di San Domenico, dedicandosi alla predicazione e alla cura delle anime. Non che con questo si realizzasse una separazione tra studiosi e predicatori, intellettuali e sempliciotti. Basti pensare che uno di questi frati osservanti, Giovanni (al secolo, XV, Guido di Piero), riuscì nel corso della sua vita a realizzare un'opera complessiva, fatta di quadri, affreschi, miniature, che un filosofo protestante, Hegel, definirà "insuperata per la profondità della concezione". Alla sua morte, per le sue qualità morali, venne accostato agli angeli, con l'appellativo di Angelico, e per le sue doti artistiche fu giustamente considerato Beato.

Oggi, seconda domenica di Quaresima, si celebra la Trasfigurazione di Gesù. Concetto assai difficile. Chi me la può spiegare? Bisogna trovare qualcuno che ne sappia: un dottore in teologia, un filosofo... Idea: andiamo a sentire la messa dai domenicani!

Prima lettura: Abramo...
Se leggete i primi capitoli della Genesi, vedete che è tutto un allontanarsi da Dio: prima caccia Adamo ed Eva, poi punisce Caino... Poi Noè, va beh, poverino, lui doveva salvarlo!... Poi dopo Noè gli uomini continuano a fare del male, un po' come quando metti i conigli tutti dentro una scatola, che iniziano a picchiarsi, così gli uomini... Ma Dio capisce, cioè...come quelle madri che a voglia dare botte ai bambini, se continuo finisce che lo distruggo! Allora ci parlano coi figli... Così Dio capisce che a voglia malmenare gli uomini, e Adamo e Caino e Noè..., bisogna parlarci! E allora Abramo.

Ma che cacchio sta dicendo??!! Roba da matti! Peccato che sia capitato questo qui. Se ci fosse stato quell'altro, che sembra Leopoldo Mastelloni, ma almeno, ogni tanto ci azzecca! Va beh, pace, è andata così. Mi devo ricordare di non venire più a quest'ora. Anzi, potrei uscire adesso. Se mi sbrigo, alle undici c'è la messa di là, nell'altra basilica... No, meglio di no. Alle undici c'è sempre quel prete che quella volta ha detto che la famiglia è come il collant di una donna: se si smaglia anche solo un po', poi la smagliatura cresce ed è da buttare; e così i matrimoni finiscono! Oppure quando ha detto, durante la funzione delle ceneri, che la conversione è come quella che si fa con la macchina, ad "u"; e che il peccato è trasgredire le regole, come quando posteggi in doppia fila. Meglio di no. Però potrei andare da lui a fare ripetizione per l'esame della patente! Niente. Andrò stasera, alle sette, lì nella chiesa solita, ché almeno ci sono un po' di giovani, perché il parroco è responsabile della pastorale universitaria, se non erro. Qui sono tutti vecchi, a parte quei quattro filippini e quelle due africane. Si, meglio se esco da qui e vado a messa stasera. Certo che è brutto uscire prima! E poi c'ho questo accidenti di sacrestano che si è messo proprio dietro di me (che sono all'ultimo banco, vicino all'uscita) per bloccare tutti i turisti che entrano. Appena vede una macchina fotografica, li caccia via, facendo più baccano lui dei turisti. Non solo: come se non bastasse, risponde alle invocazioni con una voce che si sente fino all'altare. Mi sta strombando le orecchie! Si, vado stasera, in quell'altra chiesa... Certo però che anche lì... c'è quel prete giovane, lampadato, che si fa le sopracciglia, e che l'altra volta delle Beatitudini aveva capito che i cattolici sono oggi in minoranza e perseguitati, perché la morale dominante è quella del sesso, delle veline... e poi si è messo a raccontare che qualche giorno prima un suo "amico" lo aveva invitato a uno spettacolo teatrale, e lui era lì, in prima fila, e lo spettacolo era osceno e blasfemo, perché metteva in scena un cristo non so come... Ah, già! E quella volta che se l'è presa con un barbone, che è entrato in chiesa durante la messa e si è messo in fondo, a parlare da solo? Lui dal microfono dell'altare, visibilmente infastidito, ha detto: Vedete, cari cristiani, la Chiesa accoglie proprio tutti! ...Fate questo in memoria di me. Siamo già all'Elevazione? Opss...mi sono perso l'Offertorio! Il Padre nostro l'ha già detto? No, quello è dopo, meno male. Non mi devo distrarre più, se no che ci sono venuto a fare? Certo che non sarebbe male, visto che sono qui, andare dopo a vedermi il Beato Angelico. Lui sì che aveva capito la prospettiva, altro che ultimo pittore del Medioevo! Era già nel Rinascimento! Fossi a Madrid, potrei vedere la Pala del Prado!

Riguardo alla prospettiva... mi ricordo di quella discussione sulla messa in latino. Lei mi diceva che era un ritorno al Medioevo, quando la Chiesa imponeva il suo potere sulle masse incolte attraverso la lingua dotta; io sostenevo che il senso del rito era un altro: il celebrante di spalle perché i fedeli non guardassero lui, ma fissassero la loro attenzione (il De pictura: la prospettiva frontale dell'Alberti!) sul Santissimo. Ecco! È quello che ci vorrebbe ora: che il prete si girasse, così potrei recuperare la concentrazione. A proposito, a che punto siamo? ...la messa è finita, andate in pace.

2 commenti:

mamma ha detto...

A dolu mannu chi er gai.
Io continuo a pensare che una maggiore preparazione teologica riempirebbe di più le chiese e abbasserebbe l'età dei fedeli partecipanti.
Per fortuna, o meglio per Grazia, come ebbi a dire a un prete, (che ci rimase abbastanza male)noi crediamo nonostante i preti.

marpina ha detto...

secondo il Card. Martini il Vangelo dell Trasfigurazione è uno dei piu ricchi di tutta la Bibbia .Non tutti hanno la sapienza del Cardinale Martini per cogliere tanta ricchezza ... e allora io leggo quell'episodio come una metafora che ci porta oltre il mistero della morte,al di là del calvario che non vogliamo accettare, nel "dopo" in cui non vogliamo piu credere.Ecco ,forse è questo il significato di quella Luce sfolgorante che vuole illuminarci...