venerdì 5 dicembre 2008

La sinistra lasci la tv e torni in piazza!




Aggiungo solo due cose. Fra chi guarda l'Isola c'è, ovviamente, chi è perfettamente cosciente del carattere di evasione pura e semplice del programma, ma si tratta di telespettatori con gli anticorpi (ironia, cultura...). Non tutti li hanno. Anzi, temo siano una minoranza (il mio è snobismo di sinistra?...spero di no!).
Seconda cosa: l'ultimo comizio che ho sentito a Firenze, in piazza della Repubblica, tanti anni fa, è stato fatto da Umberto Bossi. Non è un caso. La Lega vince perché è radicata sul territorio, e ha costruito così il suo radicamento. La piazza non è la stessa cosa della Fortezza nella festa del Pd: in piazza ci sono tutti, sia i sostenitori che gli avversari. In piazza ci sono gli applausi e i fischi.

3 commenti:

mamma ha detto...

Ho ascoltato con attenzione e ho avuto il desiderio di segnalare il blog e consigliare l'ascolto a chi di dovere, purtroppo non so come fare. Forse potresti farlo tu stesso. Non dicono sempre di essere aperti ad accogliere pareri, proposte e suggerimenti? Io ci credo poco ma ... hai visto mai!

map.pina ha detto...

Eh...penso che oggi la piazza sia la tv!Che "acchiappa"moltitudini di ascoltatori sia nel bene che nel male...Altro che comizi per strada o negli stadi, magari al freddo, per pochi nostalgici ...Se Renato Soru non avesse scelto la tv-Le invasioni barbariche-come mezzo per raggiungere migliaia di ascoltatori , ma avesse fatto il suo comizio in una piazza di cagliari , il suo discorso non avrebbe avuto l'enorme risonanza nazionale che ha avuto!Se visiti il suo sito e leggi i commenti che gli sono arrivati anche dagli emigrati all'estero ,ti renderai conto...Ma internet è ancora una nicchia,un mezzo di comunicazione per un'elite colta , poca cosa in confronto alle migliaia di persone che la tv "cattura" ogni sera.Talvolta il fine giustifica i mezzi , perciò ben vengano "le piazze" e i megafoni di Santoro, Floris, Bignardi, Lerner . ...Mi sembra masochistico lasciare che siano soltanto "gli altri" ad avere i mega indici di ascolto ,mentre la sinistra torna in piazza per un gruppo sparuto di persone!

Marcello Moretti ha detto...

Beh, si...la mia è una provocazione. Rinunciare completamente ad apparire in tv sarebbe allo stato attuale un suicidio. Tuttavia non credo che le piazze rimarebbero deserte di fronte a un comizio di Veltroni, Di Pietro e compagnia. Penso alla piazza di Cofferati o, più recentemente, di Grillo. Diciamo che mi piacerebbe vedere i leaders di sinistra ribattere colpo su colpo. Per esempio, quando Berlusconi ha "suggerito" ai suoi di non andare in certe trasmissioni, lo si poteva accusare di avere poco rispetto per il pubblico e decidere di disertare per un certo periodo i programmi delle sue tv, per protesta contro il conflitto d'interessi! Non basta dire "eccetto Emilo Fede...", o "la libertà di espressione c'è"! A parte che non è solo Fede (anche il tg5, dopo Mentana; Studio Aperto...). Ma il punto è che il conflitto d'interessi va al di là della libertà di espressione (ci mancherebbe che non fosse garantita, sarebbe davvero il regime!): penso alla vicenda Sky, oppure al fatto che dopo aver varato la norma che impone di non cambiare ogni anno il libro di testo a scuola (che magari è anche giusto) si è scoperto che il gruppo Berlusconi sta facendo incetta delle case editrici scolastiche, approfittando così delle difficoltà in cui le ha messe per comprarle e instaurare una sorta di monopolio. E ci sarebbero tanti altri esempi... Ecco, mi sembra che la sinistra di fronte a questa situazione sia stata incapace di affrontarla quando ne aveva la possibilità (il primo responsabile, si sa, è D'Alema), ed ora, come opposizione, sia un po' troppo acquiescente. Quanto a internet, anche se ancora meno diffuso che in altri paesi, in Italia non è più un mezzo per élite di intellettuali: i miei studenti, a dieci dodici anni, sanno tutto di messenger e chattano da mattina a sera. Soru più di tutti dovrebbe saperlo e sapere come usare il web, visto che in Italia lo ha portato lui.