venerdì 12 dicembre 2008

Siamo tutti Obama

Prima ancora di entrare nell'ufficio ovale, Barack Obama ha già fatto la prima rivoluzione. I nostri politici hanno scoperto internet: la Gelmini su youtube, Brunetta su Facebook... Non so se è un bene. Quando i politici arrivano da qualche parte pretendono sempre di assumere il controllo. Infatti il nostro Silvio ha già detto di voler intervenire per primo e dare l'esempio. Lo stesso Obama pare intenzionato a fare una battaglia contro gli hacker. Auguri, ma temo che si metta nei casini più che in Iraq.

Certo è che ormai tutti si devono adeguare. Di questi tempi non c'è politico a cui non venga chiesto il suo rapporto con il web. È successo anche stasera a Matteo Renzi, ospite della trasmissione Le invasioni barbariche. Abbiamo scoperto che il giovane candidato alle primare del Pd fiorentino è iscritto a tre gruppi Facebook (non so neanche se si dica così...). Insomma, il libro di Giuliano da Empoli, Obama. La politica nell'era di Facebook, deve essere ormai la bibbia dei politici nostrani.

Mi ha fatto un certo effetto vedere Renzi in tv. Abito a Firenze ormai da quindici anni e sono abituato a vederlo dappertutto. Si può dire che l'ho visto crescere. Colleghi a giurisprudenza, c'era un periodo che me lo ritrovavo sempre ovunque andassi. Era a tutti i convegni: in piazza San Marco, allo Stensen... Devo dire che ho capito subito che non doveva essere un semplice studentello universitario, malato come me di ogni occasione culturale da sfruttare. Si capiva subito che era intrallazzato con la politica. A Firenze tutti lo conoscono, e forse anche lui di vista mi riconosce, anche se ovviamente non ha la più pallida idea di chi io sia. Però se avessi voluto avrei potuto farmelo presentare da degli amici che per lavoro hanno che fare con lui. Non ne ho mai sentito l'esigenza, per la verità. Ho scritto che tutti lo conoscono. Devo aggiungere che fra tutti quelli che lo conoscono, in quindici anni, non ho ancora trovato uno a cui stia simpatico. In compenso, ho trovato tanti che me ne hanno detto di tutti i colori! Sembra anzi che quando si nomina Renzi, tutti facciano a gara a raccontare aneddoti spiacevoli su di lui, cercando di accreditarsi come fonti attendibili: "io lo conosco da quando andava a scuola", "io sono delle sue parti e in paese si sa..." . Quasi tutti si accalorano nel sottolinearne la spocchia: si va dalla macchina lasciata in doppia fila, al classico "lei non sa chi sono io", ecc.

Eppure non si può dire che stasera dalla Bignardi non sia stato brillante. Mi puzza un po' di Capezzone de' noantri. Però non lo conosco, perciò preferisco non giudicare. Certo, quanto a spocchia non mi sembra che gli altri candidati alle primarie siano da meno. Cioni, quello che è entrato nelle cronache nazionali per la storia dei lavavetri, non mi sembra molto sobrio. Se Renzi è Capezzone, Cioni è Mario Brega. Pistelli, invece me lo ricordo perché un tempo era sponsorizzato dall'istituto culturale dei gesuiti. Lo sentii parlare per la prima volta proprio allo Stensen: ricordo che diceva cose anche giuste ma non mi fece lo stesso una grande impressione. Mi sembrava un azzicu cumbintu, come si dice dalle mie parti. Ne ebbi conferma quando diventò parlamentare: una volta, passando in via Cavour in motorino (all'epoca si poteva) mi tagliò la strada un codazzo di tre autoblu con tanto di sirena che accostarono al marciapiede facendo stridere i freni. Dal sedile posteriore di una di esse scese appunto il Lapopardo, che constatai subito non doveva fare altro che telefonare. Pensai: "ammazza quante arie che si dà!" Uno che cita Dossetti o Milani dovrebbe essere più morigerato.

Per tornare ai politici nell'era di internet, prima delle Invasioni barbariche c'era Otto e mezzo. Ospite: Magdi Cristiano Allam. Come sapete ha fondato un nuovo partito. Se ne sentiva il bisogno. Il suo programma politico mi è sembrato un concentrato del pensiero papale senza l'accento tedesco. Ha detto che il suo partito si autofinanzia ma, sarò maligno io, sento puzza di Opus Dei lontano un miglio. Mentre gli altri si accapigliano per colonizzare Facebook, lui scende in campo con l'entusiasmo neofita del convertito, facendosi paladino del vecchio in sæcula sæculorum. Solo per questo suscita la mia attenzione. Vuoi vedere che questo inizia in sordina come la Lega tanti anni fa e poi prende voti davvero?

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