domenica 25 gennaio 2009

Il bambino con il pigiama a righe - recensione

Cos’è la guerra per un bambino? È correre a zig zag con le braccia aperte fendendo l’aria e facendo brum brum

con le labbra, proprio come gli aerei veri. Quelli che ogni tanto, di questi tempi, in tutti i tempi, quindi anche in questi, anche oggi, si sentono sfrecciare nel cielo.

Cos’è la guerra per un bambino? È correre in un corridoio, farsi inseguire dai compagni e poi inseguirli, e fare tatatatatà con le labbra, proprio come le mitragliette vere. Quelle che forse qui in città non si sentono, non ancora, ma basta spostarsi un po’…; e poi nei film! Sì, nei film si sentono e fanno proprio tatatatatà. Allora bisogna buttarsi per terra, lunghi distesi per il corridoio, e stare zitti e immobili, se no non vale, se no si vede che non sei morto! Però non è che devi startene lì per sempre! Dopo ti alzi e tocca agli altri morire. Una volta per uno. Sennò non vale. Sennò che gioco è?

Che gioco è?

Che gioco è trasferirsi e andare via di casa per stare in campagna, lasciando i propri amichetti, quelli degli aerei e delle mitragliette? Non è un bel gioco, proprio no! A meno che non sia, facciamo finta, un’avventura. Ma sì, un’avventura! Come quelle dei libri che piacciono tanto ai bambini che hanno tanta fantasia. Se poi uno da grande sogna di diventare esploratore…! Oh, allora sì che è un bel gioco! C’è una grande cameretta, che dalla finestra si vede una fattoria. È strana però quella fattoria, proprio strana! Ci sono dei contadini... (ma questo, va be’, è normale: nelle fattorie ci sono i contadini). Il fatto è che non sono come i contadini soliti. Per esempio, questi qui indossano il pigiama! Sì, un pigiama a righe! E non se lo tolgono dopo che si alzano dal letto e si lavano il viso, eccetera. Lo tengono su tutto il giorno! E ci vanno pure a lavorare! Eh, sì… è proprio una strana fattoria, però forte!

Non come di qua, a casa, dove non si può fare niente e si deve stare seduti a sentire un precettore noioso che dice sempre le stesse cose: che la patria, e il riscatto della nazione, e la grande storia che il popolo sta scrivendo…; o che gli ebrei sono i nemici che fanno perdere le guerre, e tolgono il lavoro, e sono cattivi cattivi…

No, lì alla fattoria è tutto molto più interessante. E misterioso, anche. Per esempio, se chiedi a un adulto, che magari è tuo papà, perché i contadini portano il pigiama, lui non solo non ti risolve il mistero ma ne aggiunge un altro, perché, a quanto pare, quelle persone, cioè i contadini, non sono affatto delle persone! Dice proprio così, lo giuro!, “Quelle persone, in realtà, non sono affatto persone”, testuali parole. E chissà allora cosa sono! Sembrano proprio persone, anche se qualcosa di strano ce l’hanno e di sicuro non sono quello che sembrano. Come quel contadino che pela le patate in cucina e dice che è un medico. Non doveva essere granché bravo se ora è in cucina a pelare le patate!

Comunque vale la pena indagare. Quella fattoria è molto più interessante di stare chiusi in casa tutto il giorno. E poi ci sono anche i bambini. E anche loro hanno il pigiama. E anche loro fanno i contadini, con le carriole e tutto. E se ti avvicini alla rete di recinzione, magari puoi parlare con uno di loro, e magari farci amicizia. E pazienza se poi scopri che non era una fattoria ma un campo di lavoro. E pazienza pure se scopri che quel bambino con il pigiama a righe è un ebreo, perciò è diverso come dice la mamma. Sarà ma sembra proprio un bambino, anche se ha i capelli rasati. Magari è pure simpatico, e non è cattivo cattivo come dice il precettore. Lui è cattivo, il precettore! E anche antipatico.

E anche se la fattoria non è una vera fattoria, è sempre meglio che stare rinchiusi qui, al di qua del filo spinato. Almeno di là ci sono i bambini, che saranno pure ebrei ma è sempre meglio di niente. E poi di qua è una noia, di là invece succedono un sacco di cose misteriose. Per esempio, ci sono delle ciminiere che quando esce il fumo nero fanno una puzza tremenda. E se chiedi a un adulto, magari tuo papà, ti dice che ci bruciano spazzatura, ma chissà se è vero. Bisognerebbe proprio andare a dare un’occhiata, no? Anche perché, non è finita mica qui! Ogni tanto, sembra proprio certo, scompaiono delle persone, cioè non delle persone, dei contadini! Sì, proprio così, scompaiono! Fino al giorno prima c’erano e poi non ci sono più! Non sono ottimi motivi per andare a esplorare? Sì, è vero, non si potrebbe, i genitori non vogliono, e se lo scoprono… però, magari, un’occhiatina soltanto…

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