mercoledì 14 gennaio 2009

Tributo a Fabrizio De Andrè... spariamo giudizi a casaccio, così per sport...

Molti di voi domenica scorsa avranno visto come me il tributo a Fabrizio De Andrè andato in onda su rai tre e condotto da Fabio Fazio.

A quanto pare a qualcuno non è piaciuto...http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/spettacoli/200901articoli/40027girata.asp

A me invece è piaciuto, anche se ho notato come le canzoni di De Andrè sono abiti che non tutti possono indossare. Quell'impiastro di Dalla non ricordava le parole di Don Raffaè, per esempio. Non mi ha esaltato neanche Samuele Bersani, che di solito mi piace. Mi sembra l'abbia presa troppo bassa. Incredibilmente, quello che temevo di più che rovinasse tutto, Jovanotti, è riuscito con quel filino di voce che si ritrova a non stonare Il suonatore Jones. Tiziano Ferro, che ha ben altre corde vocali, mi è sembrato più tagliato per i toni bassi, anche se ha cantato Le passanti con un po' troppa partecipazione. La Nannini ha iniziato male, poi si è ripresa. Forse non sentiva l'orchestra. Bene Bocelli e la Ruggero, ma che c'entravano? Battiato di solito riesce a cantare De Andrè, ma questa volta il suo Inverno non mi è sembrato granchè. Pelù non l'ho sentito. PFM ok, ma va be', si conosce. Bennato & Bubola più no che si. Alla fine il migliore è stato Capossela, secondo me. Strano, perché di solito lui non è che mi emozioni più di tanto.



Non so perché ma nella nebbia dei ricordi ho l'impressione di aver sentito De Andrè in concerto tre volte, mentre di fatto me ne ricordo solo due. L'ultima sicuramente è stata al Teatro Verdi di Firenze. Era l'ultima tournée. Quella sera sul palco avrebbero dovuto esserci anche Cristiano, Luvi e Dori Ghezzi. Quest'ultima però dette forfait e Khorakhane' la cantò Luvi. Fu il momento più emozionante del concerto. Ricordo anche che notai la bravura di Cristiano De Andrè e pensai la stessa cosa che ho pensato l'altra sera: per l'80% ha la voce dell'illustre genitore ed è pure molto più bravo come musicista. La sua sfortuna è che sarà sempre paragonato al padre, perciò non sfonderà mai, e l'orgoglio gli impedisce di passare il resto della vita a interpretarne le canzoni. Domenica, sentirlo in collegamento da Genova mi ha fatto venire i brividi: sembrava di ascoltare Fabrizio.



L'altro concerto che ho visto fu a Sassari, qualche anno prima. Era all'aperto, al campo della Torres, forse. Sul palco era stata allestita una scenografia imponente, a rappresentare le fauci spalancate di una balena bianca. Così almeno ricordo io... Il concerto si aprì con Le nuvole. Mentre la voce fuoricampo recitava le parole, una specie di sedia meccanica avanzava sul proscenio avvolta dalla nebbia artificiale. Non so dire altro, la mia memoria è confusa. Andai con mia sorella e con qualcun altro che non ricordo chi fosse. All'entrata, fra la folla riconobbi un mio amico. Anche lui era venuto al concerto insieme alle sorelle. "Anche tu in family cric?", mi disse. Sorrisi per la battuta, che per assonanza richiamava il Fiume Sand Creek ma che invece faceva riferimento al gergale "cricca". Aperti i cancelli lo persi di vista. Durante il concerto lo cercai più volte con lo sguardo finché non riconobbi in mezzo a mille le sue braccia alzate, un attimo prima che De Andrè iniziasse a cantare. Pensai: "eccolo, è lì". Ora invece che è , e può farsi insegnare Bocca di rosa alla chitarra direttamente dall'autore anziché rompere le scatole a me, come faceva d'estate ("insegnami il 'titto'...", cioè l'arpeggio iniziale), non posso fare a meno che associare lui e Fabrizio in un'unica nostalgia.

Ebbra la notte
di eventi. La family creek
celebra il fabbro che ha letto i francesi.

Un ordigno meccanico irrompe
fra le fauci spalancate enormi
della balena bianca, bucando
la nebbia.

Esala in un coro di gril
li
una voce spettrale di tzia:
è una poesia sui cirri volubili e i nembi
letali.

Non ti vedo in volto
ma quelle ali
spalancate enormi
aperte al cielo
sono le tue

ora che l'occhio di bue è un raggio di Luna
sul fabbro
seduto al microfono
e al posacenere alto.

Tra poco, vedrai, dirà del soldato senza lamento
caduto
prima che il tempo gli fosse bastato.



(i video di questo post sono presi da youtube)

La puntata de La storia siamo noi dedicata a De Andrè: http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=269&

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