mercoledì 21 maggio 2008

3 cosette random

1) Leggo su Repubblica di ieri la buona accoglienza a Cannes del film di Garrone, Gomorra. Sono contento. Mi stupisce però che i giornalisti americani lo abbiano definito angosciante e spaventoso, il ritratto di un'Italia che fa paura. La corrispondente dell'Hollywood Reporter ha detto che non sa se il pubblico americano riuscirà a sopportare l'angoscia. Guarda un po' come cambia la percezione delle cose a seconda della latitudine! Sarò campanilista, ma si vede che gli americani non si angosciano per quelle due o tre stragette che ogni tanto un ragazzino strafatto compie armi in pugno nel proprio liceo o nei campus universitari. A me sembrava che la società violenta fosse la loro!


2) Ho visto in libreria il nuovo libro di Brizzi, quello di Jack Frusciante è uscito dal gruppo. Nella quarta di copertina ho letto: cosa sarebbe successo in Italia se avesse vinto il Fascismo. Nel 2004 è uscito per Einaudi Il complotto contro l'America, in cui s'immagina cosa sarebbe successo se negli Stati Uniti avesse vinto le elezioni l'isolazionista Lindbergh, pronto ad allearsi con Hitler. Ora, va bene che Philip Roth è probabilmente il più grande scrittore vivente, ma perché i nostri giovani autori non trovano una soluzione più originale che quella di copiarlo? Già il libro di Piperno, Con le peggiori intenzioni (titolo emblematico), dopo due righe faceva capire i pesanti prestiti dalla prosa del più illustre collega americano. Ragazzi, un po' di originalità! Fra l'altro, c'erano almeno tre libri che avrei comprato subito: quello di Guccini, Icaro; quello di Don De Lillo sull'11 settembre; e un altro che non mi ricordo neanche più...poi ho fatto il calcolo: 7 euro e cinquanta + 17 euro e cinquanta + 22 euro e passa...quanto fa? Boh...ho guardato nel portafoglio, avevo 10 euro. Non ho comprato niente. Poi dice che gli italiani non leggono...!
3) A scuola è tempo di bilanci. L'altro giorno, colloquio generale. Io dietro il banchetto e 20-30 genitori che mi venivano a parlare, uno dietro l'altro, senza soluzione di continuità. Mi sentivo come Francesco Nuti in Caruso Paskoski, non so se avete presente la scena in cui fa lo psicanalista... La più bella è stata quando a un genitore ho detto che il figlio sarebbe bravo ma non studia niente e lui, mentre parlavo, mi guardava fisso con gli occhi azzurri a palla, fuori dalle orbite, e mi diceva: E l'è l'anno! All'inizio non capivo e continuavo a dire che il figlio sembrava svogliato, quasi non gli importasse niente di quello che si faceva in classe. E lui continuava: L'è l'anno, l'è l'anno... Alla fine mi sono interrotto, interdetto. Allora il genitore in questione sviluppava il suo pensiero: L'è l'anno: il '94. Sono tutti così quelli di quella leva, il '94! Tutti svogliati, che sembra che non gliene importi nulla! Io sce n'ho un altro, del Dumila, ma è già diverso. Quelli del '94 non fanno nulla...eh, nun sc'è verso!

1 commento:

mapina. ha detto...

e non si angosciano e si spaventano neanche quando il loro presidente esporta la democrazia lanciandola con le bombe sull'Iraq ? Strani davvero questi americani !!!