sabato 10 maggio 2008

Nostalgia, nostalgia canaglia...

Qui a Firenze è iniziata una rassegna cinematografica dedicata al cinema sardo. Ne darò conto nelle prossime settimane. Intanto mi ha preso un po' di nostalgia...



Elci solenni, erboso limitare
Di eremi deserti, un vol d'astore
Nel mezzogiorno, palpiti di mare,
Una preghiera, un canto di pastore.

E giù Nuoro, soave e maledetta,
Cuor di Sardegna: e intorno, nell'aperto
Fulgore del mattino, il vasto serto
Dei monti, arsi di sole e di vendetta.









Ora che il tuo puro orgoglio,
Fiore di cardo, è spento,
qualcuno dirà: «Non lei
ha colpa della terra
seminata a vento!»
E ancora:
«Doveva accadere...!»

Ora che la notte, Fiore di cardo,
ha aperto la porta al destino,
«Non mai», qualcuno dirà,
«Luna, maledetta Luna!,
conoscerai la pace?»
E in paese
chi sa tace e cova vendetta.

Di te, Fiore di cardo,
ricordo l'adolescenza rocciosa
stretta serena nel cerchio fatale
d'un ballo sardo nuziale.




2 commenti:

mamma ha detto...

Mi commuove il ricordo della fanciulla che abbiamo conosciuto nel momento del ballo sardo in onore dei nostri cari amici sposi. Ho impressa l'espressione del viso solare, illuminato, la leggerezza del bel corpo che sembrava voler spiccare il volo, la felicità della giovinezza a cui aveva diritto. Diritto negato da chi in nessun modo e a nessun titolo può essere minimamente compreso e assolutamente giustificato per una pretesa ricaduta delle "colpe dei padri".

mapina. ha detto...

Ho amato molto il film Sonetaula:la Sardegna primitiva ,selvaggia e violenta dipinta da Mereu tocca le corde piu profonde di noi Sardi.Ma esiste ancora?Nei paesaggi sicuramente si!E quei sardi selvaggi ,primitivi e violenti ritratti dal regista resistono ancora a qualsiasi forma di civilizzazione?Disgraziatamente si :il Fiore di cardo non l'hanno strappato loro? manda quella bellissima poesia ai genitori di L., la rivedranno danzare felice il ballo sardo e il ricordo lieto allevierà la loro pena.