giovedì 4 settembre 2008

Un giorno perfetto alla Feltrinelli

Come al solito arrivo un po' in ritardo...
Posti a sedere zero, ma poco posto anche in piedi, se è per quello! Va be', pazienza. Mi rassegno a resistere un paio d'ore.
Parte l'applauso...Ozpetek e...eccola lì: Isabella Ferrari! Domenico Procacci è quel capellone affianco. Non se lo fila nessuno, naturalmente, e lui si guarda bene da attirare l'attenzione, sa che è meglio così. Eppure ha più soldi lui di tutti i presenti messi insieme!
Ozpetek indossa una camicia bianca. Perfettamente a suo agio, parla al microfono tranquillamente. Sembra il fratello serio di Moccia. Dice tante cose: che gli fa più paura il giudizio di Firenze che quello di Venezia, perché a Firenze c'è un pubblico più esigente; che il libro non l'aveva letto ma ne aveva due copie in libreria, perché lui compra sette-otto libri alla volta (c'è chi può!) e poi magari ne legge uno e gli altri se li scorda o li legge dopo anni, e così gli capita di dimenticarsi di aver già comprato un libro e lo ricompra. Così è successo per Un giorno perfetto della Mazzucco, chissà perché...forse gli piaceva la copertina. Gli chiedono come mai questa volta ha abbandonato la commedia sentimentale per la tragedia e lui risponde che in Saturno contro c'era un lutto e che nel film se ne parlava per un'ora. Poi dice che non gli interessa che i suoi film diano un messaggio, ma solo che suscitino nello spettatore un coinvolgimento dei sentimenti. Tuttavia gli importa che della tematica della violenza sulle donne, di cui si tratta nel film, si parli, perché spesso non suscita la dovuta indignazione. Racconta che un giorno sul set per esigenze di scena c'erano Stefania Sandrelli, Isabella Ferrari e Monica Guerritore insieme. I truccatori erano preoccupati, ma le tre dive non si sono scannate, anzi si sono scambiate un sacco di complimenti reciproci...forse troppi: era tutto un dire "sei splendida!", "quanto sei brava!"...Il pubblico ride e Isabella Ferrari si copre il viso con la mano.
Già, Isabella Ferrari...è lì, di fianco al regista, col suo taglietto sul labbro superiore, bionda, quanto è Bionda Isabella Ferrari!...Dice che aveva letto il libro da tanto e aveva subito pensato a un film, e che le sarebbe piaciuto recitare una parte. Poi, quando è venuta a sapere che il film si sarebbe fatto e l'avrebbe girato Ozpetek, si è proposta, mandandogli un sms. Ma, delusione!, lui non le ha risposto. Dice che era rimasta male, anche perché si era impegnata a scrivere quel sms, lo aveva scritto bene...Alla fine la parte l'ha avuta, dopo un provino.Poi loda Ozpetek, che è capace di creare un clima familiare sul set, che rende le attrici belle (e questo è importante, viva la sincerità!), che sa tirare fuori il meglio dagli attori che forse per questo poi ricevono molti premi. Aggiunge anche un particolare curioso, cioè che a casa di Ozpetek si mangia sempre molto bene, che il suo frigo è pieno di cibi ricercati e raffinati.



Lui conferma asserendo di aver trovato in Isabella una degna compagna di forchetta in questi giorni a Venezia e anche a Firenze, dove hanno mangiato in un ristorante che serviva anche un ottimo vino. Aggiunge di aver chiamato la sua amica (credo che faccia il nome di Serra Yilmaz ma purtroppo l'ho perso) e di averle detto Ora capisco perché vieni sempre qui a Firenze!...
Quindi Ozpetek elogia la Ferrari, che è una grande attrice e che sul set è molto disponibile, perciò è piacevole lavorare con lei: racconta che in una scena ha chiesto a Valerio Mastandrea di leccare la bocca sporca di sangue della Ferrari e poi gli è venuta un'altra idea e ha detto: Adesso aprile la bocca e s
putaci dentro! Tutti sono rimasti in silenzio perplessi, temendo la reazione della Ferrari, che invece ha esclamato: Geniale! La Ferrari ridendo si schernisce e confessa di essere disposta a tutto pur di conquistare Ozpetek...
Alla fine la proiezione del trailer e del backstage. Poi le domande del pubblico, tutte più o meno insignificanti (tipo: Isabella com'era quello schiaffo di Mastandrea? Risposta: finto). Tutte tranne una. Una ragazza chiede a Ozpetek se è stato in analisi. Lui tranquillamente risponde di sì. Dopo una storia finita, aveva attacchi di panico e cose simili. Così è andato da un analista. Il primo giorno, entrato nello studio, aveva notato che c'erano kleenex dappertutto. Ma perché tutti questi kleenex?, si domandava.
Poi il dottore gli aveva fatto la prima domanda e lui è scoppiato subito in lacrime, ed ha capito la ragione dei fazzoletti.



Finale: firma degli autografi e foto varie...(io ne scatto senza accorgermene 145!)

Sicuramente ho dimenticato qualcosa, però un'idea ve l'ho data, spero. Il film ancora non l'ho visto. So di attirarmi gli strali di tutte le lettrici del blog, ma i film di Ozpetek non mi attirano tanto...appartengono alla categoria scientifica dei "film di femmina".

1 commento:

mamma ha detto...

Maschilista! i film di femmina per, tua informazione, trattano tematiche importanti e suscitano pensieri ed emozioni profonde. Provare per credere!