martedì 18 novembre 2008

A cosa serve la commissione di vigilanza?

Va a finire che dal teatrino di questi giorni salta fuori la persona giusta al momento giusto: Sergio Zavoli, nuovo presidente della commissione di vigilanza Rai. Ci sarebbe da dire "finalmente", per la qualità universalmente riconosciuta alla persona. Da anni mi chiedevo come mai il centrosinistra non era riuscito a dargli un ruolo di rilievo, e la risposta che mi ero dato era appunto che Zavoli era troppo in gamba perché venisse considerato.

La figura di Sergio Zavoli mi fa venire in mente, anzitutto, la "Notte della Repubblica"... a casa mia. Babbo voleva assolutamente vedere il programma. Io, che nell'89 avevo 15 anni, volevo vedere sicuramente qualcos'altro (cosa c'era? e chi se lo ricorda! il Drive In, magari...). Come sempre, il trucco quando babbo voleva vedere qualcosa era lasciargli vedere il tg1, per non farlo arrabbiare, e poi però cambiare velocemente appena partiva la sigla finale, per evitare che la "signorina buonasera" gli ricordasse l'appuntamento televisivo. Nove volte su dieci, infatti, se lo dimenticava. Salvo poi il giorno dopo sgridarci tutti perché "non glielo avevamo ricordato".

Poi mi ricordo di casa Bigongiari. Zavoli e Bigongiari erano stati amici ed entrambi "testimoni in Egitto", se la memoria non m'inganna, insieme ad Angioletti. Carlo, che ha fatto la tesi su Bigongiari, chiamò Zavoli, già parlamentare, per certe lettere...ricordo che mi disse di essere rimasto sorpreso quando, non essendo riuscito a contattarlo la prima volta, fu lo stesso Zavoli a richiamarlo a casa per fissare un appuntamento a Roma. Poi successe qualcosa che impedì l'incontro, si sciolsero le Camere, mi pare. Ci rimase però, in quell'occasione, l'impressione di una persona amabile: non è da tutti cercare di trovare il tempo per uno studente...

Dunque tutto è bene quel che finisce bene...certo la gaffe di Latorre su La7, quando passa il pizzino a...al deputato Pdl (non faccio il nome perché già porta un cognome imbarazzante, in più con la rima risulterebbe amplificato) rimane. L'Idv si conferma sempre più un alleato scomodo per il Pd. Il modo con cui il Pd ha, da un lato sostenuto formalmente Orlando, dall'altro, sottobanco, lavorato per siluralrlo, non mi sorprende. È nello stile della classe dirigente della sinistra far cadere le persone che sostiene. Prodi ne sa qualcosa. Io preferisco Zavoli a Orlando, ma i traffici sottobanco del Pd non mi piacciono per niente.

Il fatto è che poi alla fine mi chiedo...a che cavolo serve la vigilanza sulla Rai? Che c'è da vigilare? Usciamo dall'ipocrisia: la commissione di vigilanza non vigila un cavolo, serve solo per permettere ai politici di fare pressione sul servizio pubblico, che è sempre meno un servizio per il pubblico e sempre più un servizio bipartisan per i vari schieramenti politici, e un feudo dove collocare gli amici.

Mi ricordo che quando lavoravo alla Rai qui a Firenze (per la tesi), l'intero piano era praticamente deserto, sale e sale vuote. Soldi zero. I pochi che ci lavoravano, quelli del tg o della radio, ma soprattutto i collaboratori esterni, ad ogni elezione facevano gli scongiuri perché non cambiasse la maggioranza, altrimenti tutti temevano per il loro posto.

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