Come ricorderete mi ero ripromesso di monitorare la nuova Unità di Concita De Gregorio. Devo confermare la buona impressione che mi aveva fatto fin dall'inizio. Non solo il formato ma anche una precisa razionalità nel progetto editoriale: la scelta di collocazione delle rubriche (es. l'editoriale del Direttore che illustra i contenuti del quotidiano e la rubrica "Zorro" di Travaglio in apertura del giornale, a pag. 2 e 3) e la grafica, fanno percepire l'idea, le scelte, ...insomma il lavoro che c'è dietro...e abituano piacevolmente il lettore, che aprendo il giornale cerca la notizia e la trova là dove si aspetta che sia. Almeno, a me capita così. Devo anche dire che lo trovo meno fazioso a parità di arrabbiatura e di scelta di campo. Il che per un moderato come me, non guasta. Ho ancora qualche perplessità sul giornale satirico del lunedì. Bello, ma sono troppi due euro di spesa complessiva (pare che la ridurranno prossimamente). Devo anche dire che, da vecchio cattocomunista quale sono qualche vignetta mi è sembrata blasfema, ma penso anche che Nostro Signore abbia senso dell'umorismo. Per quanto riguarda la pagina culturale, continuo ad aspettarmi di più, nonostante il pezzo di Jean-Luc Nancy pubblicato qualche giorno fa, domenica scorsa, mi pare; mi piacerebbe anche con una rubrica cinematografica all'altezza, che vada al di là delle semplici recensioni. Apprezzo infine la scelta di aprire il giornale con notizie che altri non mettono in prima pagina: oggi la morte di Miriam Makeba, l'altro giorno il rincaro della pasta a fronte del crollo del prezzo del grano.
È stato rinnovato anche il sito, www.unita.it Ce n'era bisogno. Mi sembra che il nuovo sito sia più facilmente consultabile del precedente, che aveva una certa creatività nel nome delle rubriche, a scapito però della chiarezza. Ora la pagina web si presenta forse più tradizionale ma anche più razionale e più facilmente consultabile. Bella l'idea del blog del Direttore, che leggo sempre volentieri dai tempi de La Repubblica.
Un ultima cosa. Ho visto la reazione delle due donne di casa al post su Renato Soru. Il fatto che tutti e tre abbiamo visto l'intervista barbarica pur essendo a chilometri di distanza mi fa pensare che siamo una famiglia campanilista, più di quanto immaginassi... Scherzo. Però voglio rincarare la dose, con la segnalazione di due articoli che ho letto proprio sull'Unità. Il primo riguarda le morti sul lavoro (http://www.unita.it/index.php?section=news&idNotizia=72907): ci informa che la Regione ha deciso di stanziare un contributo di trentamila euro per le famiglie che hanno perso un parente sul lavoro. Mi sembra una cosa non da poco. L'altro articolo, sempre a firma di Davide Madeddu pubblicato su L'Unità di oggi, racconta di un assegno di cinquecento euro mensili per gli studenti sardi che frequentano con profitto l'Università. Mi sembrano altre due cose per cui rendere merito a Soru, no?
È stato rinnovato anche il sito, www.unita.it Ce n'era bisogno. Mi sembra che il nuovo sito sia più facilmente consultabile del precedente, che aveva una certa creatività nel nome delle rubriche, a scapito però della chiarezza. Ora la pagina web si presenta forse più tradizionale ma anche più razionale e più facilmente consultabile. Bella l'idea del blog del Direttore, che leggo sempre volentieri dai tempi de La Repubblica.
Un ultima cosa. Ho visto la reazione delle due donne di casa al post su Renato Soru. Il fatto che tutti e tre abbiamo visto l'intervista barbarica pur essendo a chilometri di distanza mi fa pensare che siamo una famiglia campanilista, più di quanto immaginassi... Scherzo. Però voglio rincarare la dose, con la segnalazione di due articoli che ho letto proprio sull'Unità. Il primo riguarda le morti sul lavoro (http://www.unita.it/index.php?section=news&idNotizia=72907): ci informa che la Regione ha deciso di stanziare un contributo di trentamila euro per le famiglie che hanno perso un parente sul lavoro. Mi sembra una cosa non da poco. L'altro articolo, sempre a firma di Davide Madeddu pubblicato su L'Unità di oggi, racconta di un assegno di cinquecento euro mensili per gli studenti sardi che frequentano con profitto l'Università. Mi sembrano altre due cose per cui rendere merito a Soru, no?
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