martedì 26 maggio 2009

articolo ventuno

Il discorso sarebbe lungo. In Italia poi non si può discutere di libertà di pensiero e di stampa senza cadere nel manicheismo dei guelfi e ghibellini, fra chi inveisce contro il regime e chi invece giura che tutti possono parlare, anzi che semmai la stampa è schierata contro il Premier.


Ognuno è libero di pensarla come vuole, appunto. Però è un fatto che il nostro Paese sotto questo aspetto non gode di buona fama all'estero. Nelle classifiche internazionali sulla libertà di stampa nel mondo non siamo mai in una bella posizione. Non entriamo neanche in "zona Uefa". Bisognerebbe interrogarsi sul perché. Lo hanno fatto pochi giorni fa il Presidente della Camera Fini e Massimo D'Alema. Quindi qualcosa su cui discutere c'è.
Il conflitto d'interessi non sembra interessare nessuno, a giudicare dagli esiti plebiscitari delle ultime elezioni. Eppure all'estero non passa inosservato. Editoria, cinema, tv in mano al Presidente del Consiglio sono cose intollerabili in Francia, Inghilterra, Germania, Stati Uniti.
Agli italiani sembra non importare niente.


C'è una notizia piccola, passata inosservata. A me sembra che meritasse più attenzione. In un film che è uscito in questi giorni nelle sale, Notte al museo 2, c'è un personaggio che rappresenta Napoleone. A un certo punto fa una battuta su un suo discendente italiano che è diventato molto importante, che è "alla sua altezza" e che cantava nelle navi. Il riferimento è molto esplicito. Napoleone si meraviglia che il suo interlocutore non lo conosca e dice, nella versione originale, "c'è pure chi lo ama". Bene. La battuta, nel doppiaggio italiano è stata cambiata in "tout le monde lo ama".
Freedom House, l'organizzazione indipendente americana che si occupa di monitorare la libertà nel mondo, ha recentemente retrocesso l'Italia da Paese libero, per quanto riguarda la libertà di stampa, a Paese "parzialmente libero". Non siamo alle veline fasciste, al carcere per gli oppositori, quindi possiamo dire di essere liberi. Ma parzialmente. Mi sembra di capire da questa notizia che la retrocessione non sia immeritata:

Nessun commento: