giovedì 21 maggio 2009

Guccini aggiornamento download

Piccola città vecchia bambina
che mi fu tanto fedele
a cui fui tanto fedele
tre lunghi mesi

Un branco di gazzelle e bufali corre. Poi, d'improvviso, s'arresta.
Non immagini il lettore una nuvola di polvere che si alza e poi, pian piano, s'adagia nuovamente a terra. Non siamo nell'arida savana.
Siamo nel corridoio di una scuola media.
Il branco s'arresta, dicevo, in prossimità dei bagni. Capannello, voci confuse.

- Che succede qua, eh?

La suor preside incombe sul branco come una leonessa affamata. L'effetto è lo stesso visto in mille e mille documentari: fuggi fuggi generale. Come atomi impazziti, ognuno scappa senza una direzione che non sia quella del mettersi in salvo. Volatilizzarsi. Ma il volo è breve, destinato a ricomporsi subito in formazione compatta, come gli stormi neri nei cieli estivi. Il nuovo capannello, questa volta, è a ridosso di una classe, la seconda.
- Che succede?, chiede un professore accaldato che si trova a passare di lì per caso. Nessuno gli risponde. Non direttamente, almeno. La risposta viene dalle urla di una ienetta che azzanna un bufalo, già mezzo agonizzante per gli attacchi ripetuti dei feroci predatori:
- Dovevi dirglielo così? Mandare *? Se la volevi mollare, dovevi dirglielo tu!
Il profe, che è un po' tardo ma poi c'arriva, ha ormai capito. Manca solo un tassello: chi è la lei? È presto detto: una di seconda (lui uno di terza). L'ha lasciata e non gliel'ha neanche detto in faccia. Ha mandato una compagna. Quindi doppia tragedia. Lui viene trascinato a forza dal branco inferocito a scusarsi, lei però a questo punto non lo vuole più vedere e zampilla lacrime di dolore, attorniata dalle amiche del cuore. Lui torna in classe, col marchio a fuoco dell'appestato.
- Che hai combinato **? - Nulla profe! - Come nulla? Hai lasciato *** senza neanche dirglielo in faccia? Che uomo sei? - Ma profe! Io non ho mai avuto una ragazza! Che ne sapevo che reagiva così? [zigomi arrossati per l'imbarazzo; sguardo smarrito; cannuccia del succhino infilata in bocca] - Come che ne sapevo? A te avrebbe fatto piacere ricevere lo stesso trattamento? - A me quando **** mi ha lasciato non me n'è importato nulla! - Vuol dire che non eri innamorato. E poi vedi che una ragazza l'hai avuta? - Si, va beh, ma non conta. Non siamo stati insieme tanto. - E con *** quanto siete stati insieme? - Due settimane, e mezzo.
Commento sconsolato del profe: - Almeno un tempo erano nove settimane e mezzo! Per fortuna il riferimento non può essere colto.
Il fuoco della tragedia, come questo primo amore di paglia, si spegnerà presto. Al massimo ritarderà di dieci minuti la lezione successiva. Ci vuole poco per capire che la gazzella ferita sta per trasformare le sue lunghe zampe in due lunghe gambe. Quando succederà sarà lei, forte dell'esperienza e della sua bionda criniera, a trafiggere i cuori dei tanti bufali che le capiteranno a tiro. E dall'alto della sua media del nove, quelli come chi ora l'ha delusa, che a mala pena strappa il sei, non li guarderà nemmeno.
Ah, la vita! Ah, la primavera!
(Perché non rendi poi quel prometti allor? Perché di tanto inganni i figli tuoi?)
Tornato a casa, il profe si ritrova a canticchiare:
Piccola città vecchia bambina
che mi fu tanto fedele
a cui fui tanto fedele
due lunghe settimane e mezzo

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